Come farla tornare sui suoi passi
Se la tua compagna, moglie, ragazza ha deciso di lasciarti o lo ha appena fatto, forse hai ancora tempo per farla tornare sui suoi passi.
Vediamo le due situazioni:
- Lei ti ha appena lasciato.
- Lei sta per lasciarti perché ne parla o pensi che la cosa sia evidente oppure lo hai saputo.
Nel primo caso la decisione è stata presa e segue probabilmente un momento complicato.
In questo caso però la riconquista è ancora fattibile. Non parliamo quindi di un rapporto chiuso da tempo in cui non c’è più nulla da dire e una delle parti guarda avanti.
Nell’altro caso la situazione è giunta al bivio: lasciarti o proseguire?
La riconquista all’interno di un rapporto che non si è ancora rotto è difficile, perché mette in discussione tante cose e aumenta il rischio di precipitare la situazione.
I motivi per cui lei ti lascia sono comuni nella loro essenza, almeno questo l’esperienza suggerisce, ma ogni donna è diversa e ha una sensibilità propria che deriva dalla sua educazione, dall’ambiente in cui è cresciuta, dai valori in cui crede e non ultimi dai progetti che ha in mente.
Quando c’è una forte divaricazione tra questi elementi e ciò che la relazione propone, nella pratica, si apre la strada alla separazione, alla rottura.
Durante questa fase di crisi non tutto è deciso.
I sentimenti in gioco determinano le azioni, le guidano. Quando ci si dice di voler essere razionali, è più un discorso a parole, che la realtà dei fatti, perché non è mai semplice.
Ma arriva un momento in cui la decisione viene presa.
Qui dipende molto da come ci si arriva.
- Se lei ritiene di dover decidere da sola, devi aspettare.
- Se ritiene che i problemi sono della coppia, occorre agire.
Quando si cresce e si matura e si fa esperienza di vita di coppia è la seconda eventualità che diventa più frequente. Il problema che lei vede non è solo tuo (di marito, ragazzo, compagno o compagna), ma è nella coppia.
Potrebbe essere un modo di dire che non dipende tutto da come sei, ma da come agisci, dalle priorità che stai assegnando, o da come ti comporti di recente.
Convincerla a tornare insieme appena dopo la rottura
Se la rottura è ancora sanabile ed è passato poco tempo, la riconciliazione è possibile.
Ci sono molti motivi per continuare a stare insieme o tornare sui propri passi. Il principale è che nessuno ha voglia di buttare via anni della propria vita nel cestino e ricominciare daccapo.
Può sembrare cinico come discorso, ma i legami vanno al di là del semplice valore affettivo. La progettualità conta tantissimo. Se abbiamo costruito qualcosa con una persona, a meno che non ci siano dei validi motivi per farcela rinnegare, si rimane legati a quanto costruito insieme.
E non si parla solo di figli o di beni materiali, ma anche del tempo trascorso insieme, di quella che potrei definire come “la maturazione interiore”, cioè crescere insieme, affrontare gli ostacoli, raccogliere risultati e centrare obiettivi grazie allo sforzo comune.
Il senso di vuoto e desolazione che pervade il proprio animo dopo una separazione ha a che fare con questo oltre che con l’assenza fisica vera e propria. Lo sgomento e l’incredulità di fronte al fatto che è finito qualcosa nel quale si era investito tempo ed energie.
Ma proprio perché esiste, spesso è difficile lasciare e rompere. Perché i valori positivi, al netto dei motivi della rottura, superano ancora quelli negativi.
Anche se la storia è ufficialmente finita o sta per esserlo.
Alcune strategie vincenti per convincerla a tornare sui suoi passi
Quando nel mio corso sul recupero relazionale e nelle sedute di terapia di coppia parlo della tecnica del silenzio radio, non intendo sparire e non farsi sentire “per farle / fargli sentire la mancanza”.
Quello potrebbe essere un effetto collaterale. La tecnica del silenzio radio serve proprio a concedere spazio.
Ed è vantaggiosa soprattutto per un motivo: lascia anche tempo a sé stessi di valutare quali cambiamenti introdurre per convincere l’altra a tornare sui propri passi.
Qui parliamo di lui che tenta di riconquistare lei, ma il discorso è ambivalente.
Le azioni hanno più valore delle parole
Una rottura non arriva mai inattesa. Le azioni tendono a far parte delle insieme di cause che la provocano.
E spesso le rotture arrivano dopo aver dato delle opportunità puntualmente mancate.
Per cui le parole servono a ben poco a un certo punto. Dire e promettere senza mantenere non fa altro che aumentare la frustrazione.
Se pensi poi che dipenda dal fatto di aver perso valore ai suoi occhi, allora impegnati nel miglioramento di te stesso, riordina la tua vita.
Per questo motivo è importante prendersi dello spazio: serve a lei per darle il tempo di capire meglio la bontà delle sue scelte. Se vuoi che ritorni sui suoi passi, appunto, deve avere il tempo di pensarci.
La tua presenza ingombrante sarà solo di intralcio e non migliorerà affatto la situazione nei tuoi confronti.
Il tempo e la distanza che si frappone tra lei e te è utile e ti serve per rimettere un po’ di cose a posto.
Non agire da immaturo. La tecnica del silenzio radio è efficace quando non viene usata unicamente per provocare reazioni emotive.
La decisione di tornare con te richiede un mix di logica e razionalità, per cui non è davvero importante che si ingelosisca, che stia attenta a quello che fai mentre non siete insieme.
In qualunque caso saresti portato a pensare a cose che non puoi verificare di persona.
Se torna da te perché un po’ gli manchi, ma poi rompe perché sei lo stesso di sempre, finite solo per perdere del tempo prezioso per entrambi.
Riscopri la parte bella di te che le piaceva
Le persone non si innamorano per caso, anche quando si conoscono in modo imprevisto. C’è sempre qualcosa che fa scattare la scintilla e fa dire: è la persona giusta.
Ma poi le cose cambiano. Il processo di maturazione e crescita può incontrare ostacoli. Uno dei partner può avvertire di essere più avanti dell’altro o non essere più allineato rispetto a prima. Capita.
Non è detto che debba per forza finire e la nostalgia dà sempre quella sensazione di mezza trappola, con il suo mantenerci legati al passato, eppure riscoprirsi quelli di una volta può aiutare.
In un rapporto lungo, serio e fidato, le persone stanno insieme perché sono venute a capo dei difetti reciproci e sono attratte da elementi genuini, che fanno parte del carattere o del modo di fare.
Un marito può essere burbero, ma magari nell’intimità è docile, ed è affidabile: sa prendersi cura dei figli o della casa.
Una ragazza si può innamorare per dei fattori strani, che lei stessa non sa definire così su due piedi. Mentre cresce e acquisisce consapevolezza del suo ruolo nella coppia (in genere le coppie imparano a lasciarsi compiti e spazi precisi, con accordi sottintesi) non perde di vista l’elemento genuino che la lega al compagno. Anzi, lo scopre ogni volta che questo si rafforza o paradossalmente viene meno.
Non è facile dunque ricreare un’atmosfera, ma la cosa migliore da fare in questi casi è provare a tornare ad essere sé stessi.
Analizzare, da soli o con il supporto di un amico o anche di un professionista, quegli elementi che ti hanno cambiato, che ti fanno sembrare non più genuino o non più quello di un tempo.
A volte questi elementi dipendono da fattori esterni che condizionano pesantemente il quotidiano:
- lo stato lavorativo o la condizione economica;
- la presenza di malattie o condizioni fisiche e di salute non ideali;
- il peso della famiglia allargata;
- la gestione dei risparmi e degli investimenti;
- la preponderanza degli interessi individuali rispetto agli obiettivi della coppia.
Dietro i cambiamenti di personalità ci sono abitudini e vizi, comportamenti e modi di fare che si insinuano nella quotidianità, prendendo il sopravvento. La ripetizione di questi schemi porta al cambiamento del carattere, che alla prova dei fatti risulta essere molto mutato.
Non per essere diretti: ma quando le cose vanno male il motivo è chiaro. È che spesso non lo si vuole affrontare perché ciò significherebbe mettere in discussione una parte di noi stessi. Ma è necessario se si vuole convincere qualcuno di rimanere con noi.
Se siamo peggiorati come carattere, e ce ne rendiamo conto, non possiamo chiedere all’altra persona di tollerare più del necessario questo stato, né a lei di scendere al nostro livello.
Va fatto uno sforzo di onestà con sé stessi.
Se una situazione ci sta travolgendo, dobbiamo mettere un argine.