Come lasciare una donna o un uomo via messaggio
Si può lasciare una persona con un messaggino? In caso affermativo qual è il modo migliore di farlo? Lo psicologo online spiega come lasciare una donna o un uomo utilizzando dei messaggi lanciati sui social o direttamente alla persona. Molte lettrici e lettori del sito mi chiedono come lasciare qualcuno via messaggio senza per forza doverlo affrontare. Sono uno psicologo, non giudico questi comportamenti e li considero come espressioni libere della persona che, talvolta, non ha il coraggio, la voglia, la pazienza di affrontare il momento scomodo del lasciarsi. Una mano in questa esplorazione, corredata di spiegazioni sul come si fa, ce la danno alcune ricerche. Colleghi psicologi stanno studiando come la comunicazione digitale stia cambiando le separazioni. Cambiano i modi per conoscersi e cambiano anche i modi per lasciarsi.
Una volta non si poteva, ora si può
Prima di Facebook, le persone avevano informazioni molto limitate sulla vita del proprio partner o ex partner. Oggi, molte informazioni sulla persona amata sono a disposizione online in qualsiasi momento della giornata. Se vogliamo sapere cosa ha fatto il nostro partner, il modo più diretto è quello di controllare il profilo facebook. Ovviamente non tutte le persone sono efficienti nel caricare informazioni su Facebook o Instagram, ma in molti ormai lo sono e, ancora prima di pensarci caricano frasi o foto sul proprio profilo.
Questa immediatezza di informazioni ha un forte impatto sulla coppia o coppia separata. Ormai ci sono pochi dubbi, la tecnologia può fare miracoli in ambito relazionale. Il ventinove per cento delle persone trova e lascia il proprio partner usando i social network (sondaggio della Pew American Life Project). Una volta che la relazione è avviata, internet può tuttavia complicare le cose.
Per esempio, se voglio lasciare un partner, quando è corretto cambiare lo stato su Facebook? Meglio passare per un più diplomatico statement come “relazione complicata” o settare direttamente lo status “single”? La verità, come scoperto in una recente ricerca condotta da Ilana Gershon antropologa e professore alla Indiana University, è che per internet non esistono comportamenti standard per quanto riguarda il lasciarsi. Mentre nel mondo reale ci sono comportamenti come la restituzione dell’anello di fidanzamento, la comunicazione della rottura agli amici e alla famiglia, i periodi galantemente refrattari ad altre relazioni, tutto questo non ha prassi ben consolidate nel mondo digitale.
Stesso messaggio, diverse interpretazioni
I partner stessi in una relazione hanno probabilmente visioni molto diverse sui significati da attribuire a messaggi indiretti (post su Facebook di canzoni, post scritti con riferimenti che potrebbero essere verso la coppia o meno, cambi di stato, etc.) o addirittura ai messaggi diretti. Quante volte, nella mia pratica di psicologo online vengo chiamato a giudicare cosa significhi un post fatto da un amante in seguito ad una mezza litigata. Il non avere un terreno comune o la condivisione di significati si presta benissimo al frainteso. Questo accade spesso quotidianamente nella comunicazione digitale inter-coppia, figuriamoci quando si tratta di lasciarsi. La stragrande maggioranza delle persone, nelle fasi di distacco cade nella lite. Una ricerca fatta su 340 persone in Australia (Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking, 2011) ha mostrato livelli di gelosia più alti fra partner che restavano in contatto prevalentemente via Facebook.
Lasciarsi con i messaggini
Se le coppie si lasciano per colpa del mondo digitale non è dato sapere. Quello che è sicuro è che per lasciarsi usano i messaggini. Una ricerca condotta dal sito (whatsyourprice.com) ha mostrato come l’88% degli uomini e il 18% delle donne abbiano lasciato il proprio partner usando dei messaggini. E scrivere messaggini per lasciarsi ha un significato anche solo per il modo che la persona sceglie. Il messaggino non può essere lungo migliaia di parole, non prevede una risposta dal vivo, non permette di vedere le emozioni della persona mentre lo legge.
Nella mia esperienza di psicologo di coppia, dove lavoro con persone che hanno una certa manualità digitale, il lasciare con un messaggino nasconde paura delle reazioni del partner ed è comodo perché risparmi dallo spettacolo agghiacciante che si trova davanti chi lascia nel vedere la tristezza del lasciato/a. Il messaggino è una sorta di carro armato nel quale ci si rifugia mentre lo si usa per sparare un proiettile letale.
Come fare in pratica (cose da evitare)
- Quello che è da evitare è il fulmine a ciel sereno. I danni emotivi provocati da un addio fatto via messaggino e senza preavviso sfociano spesso in depressioni reattive che poi vedo in studio. Le avvisaglie e i segnali anticipatori devono essere lanciati prima di chiudere il rapporto con il messaggino. Questi possono andare dalle litigate sempre più frequenti alle minacce di lasciarsi ma devono essere parte di quel processo che porta progressivamente alla separazione.
- Il messaggio non deve essere isolato, ma meglio faccia parte di una serie di messaggi, di una conversazione asincrona che porta dolcemente (per quanto si possa fare) il partner alla conclusione naturale che “la relazione è arrivata alla fine”
- Il messaggio non deve essere l’ultimo messaggio. Si deve lasciare la possibilità di risposta e di sfogo a che viene lasciato. Ovviamente questa deve stare in una finestra temporale finita, ma è importante che chi viene lasciato abbia modo di spiegarsi, chiedere spiegazioni e ricevere rassicurazioni su come i molti aspetti della storia verranno chiusi (in caso di convivenza si pensi per esempio alle cose che sono ubicate presso l’abitazione comune)
- Il messaggino non deve contenere turpiloquio offese. I toni devono essere cordiali e comprensivi. Per quanto sia difficile farlo in certe situazioni, è bene ricordare che la persona che soffrirà maggiormente sara colei/ui che viene lasciato e non chi lascia. Se a questa sofferenza aggiungiamo delle offese allora peggioriamo la situazione
- Il messaggino non deve essere ambiguo ma assertivo e diretto.
- Il messaggino non va fatto quando chi lo riceve è in situazioni pericolose. Un esempio comune è quello della guida. Se una persona sta guidando meglio non messaggiare (visto anche il divieto imposto dal CDS) una separazione. Se chi riceve il messaggio deve affrontare un compito impegnativo nella stessa giornata, meglio posticipare l’invio. Un mio paziente ha ricevuto un messaggio con la richiesta di divorzio, prima di entrare come chirurgo toracico in sala operatoria. Immagina lo stress e la pericolosità del momento.
I messaggi che fanno meno male (cose da fare)
I con i quali si comunica la volontà di cessare una relazione devono essere ben dosati sia come quantità che come tempistica. Le circostanze che portano ad una separazione non sono fulminee (se non in pochi casi) e il processo di allontanamento deve già essere iniziato con lamentele, preoccupazioni comunicata nel tempo al partner. Se cosi non fosse, ci troviamo probabilmente davanti ad un problema di comunicazione che può avere diverse sfumature e che non posso trattare qui ovviamente.
In tutti gli altri casi, do per scontato che i problemi nella coppia siano già stati esposti e discussi, cosi come i campanellini di allarme suonati. Il partner deve ricevere i messaggi di rottura quando in qualche modo se li aspetta. Una frase che sento solitamente nella mia attività di psicologo online ma anche in studio è: “ temevo che prima o poi le cose si sarebbero guastate e il messaggino è arrivato a conferma dele mie paure”.
La serie dei messaggi dovrebbe avere anche una caratteristica di completezza e seguire logicamente le fasi di premessa, sviluppo e conclusione. Mi spiego meglio dicendo che il primo messaggio del treno che sull’ultimo vagone porta l’amara richiesta dovrebbe essere di allerta e aprire la strada alle spiegazioni preliminari. Buona cosa sarebbe premettere i sentimenti nella comunicazione. Un esempio potrebbe essere questo:
1 “Ciao, sono molto triste e allo stesso tempo risoluta e ferma. Ti scrivo perchè devo dirti una cosa importante.”
2 “Come penso tu abbia capito le cose tra di noi non vanno bene e …….
Quella che segue solitamente è una richiesta di spiegazioni. C’è chi scende dal pero e chiede cosa non vada bene, c’è chi nega che le cose non vadano bene e c’è chi inizia un’arringa di lamentele che non finisce mai. In ogni caso, ll messaggio da veicolare ora, dopo la premessa è quello che spiega cosa non abbia funzionato e cosa abbia nel tempo incrinato il rapporto. Questo va fatto in modo sommario e veloce perchè via messaggio non ci si può aspettare di dire cose che già non siano già state dette in passato.
L’interlocutore deve avere lo spazio per leggere e replicare, nei limiti temporali della decenza. Probabilmente chiederà un incontro di persona che immagino verrà negato (se stai leggendo questo articolo è perchè vorresti mollare usando messaggi di testo. In questi messaggi le spiegazioni non devono essere necessariamente esaustive. Lo scopo di questi messaggi centrali è di preparare la persona alla richiesta di cessazione del rapporto. E dopo le premesse arriva la parte finale
Come dirsi addio usando i messaggini
Le formule sono tante quante la fantasia può immaginare. Importante è avere il proprio stile nel farlo. Un punto fondamentale è chiudere ora velocemente, nel senso che per dire addio non c’è bisogno di un messaggio lungo 1000 parole. Il modo ideale è confezionarlo ancora con la vecchia regola del premettere le proprie emozioni. Alcuni esempi possono essere: “provo molto dolore nel dirtelo…”, “ Sono molto dispiaciuto/a nello scrivere quello che sto scrivendo e credimi, se ci fossero altre possibilità le sfrutterei…” . Ecco il momento cruciale. La frase che segnerà la fine della storia. Suppongo che arrivati a questo punto le idee siano abbastanza chiare, perchè un ripensamento in questa fase potrebbe fa vacillare la volontà e creare una gran confusione.
Per assurdo la formulazione di questa frase è la meno importante perché se si è lavorato bene nei messaggi che la precedono, ormai il lavoro è fatto. La conclusione è già scritta. Quindi una frase del tipo, “voglio che la nostra storia finisca qua” oppure “ desidero che terminiamo il nostro rapporto e mi spiace, ma sento che è la cosa corretta da fare”, va più che bene. Un’altra cosa che è essenziale è il taglio netto che deve conseguire a questa frase. La finestra di ascolto alla quale facevo riferimento ad inizio articolo deve avere una durata limitata nel tempo. La gestione del post rottura esula dallo scopo di questo articolo, per questo ti invito a leggere dal mio blog lo scritto che parla del “cosa fare finita una relazione”.
Se hai delle domande o vuoi approfondire il discorso puoi contattarmi cliccando il tasto qui sotto