Quando lasciare un uomo sposato
Dopo molte richieste di aiuto da parte di persone che non sanno se lasciare un uomo sposato mi accingo a scrivere un articolo sull’argomento, nella speranza che prima di ricorrere al mio servizio di psicologo online qualcuno/a possa trovare delle risorse gratuite e ne possa beneficiare. Il caso ormai tipico di una donna single o anche sposata che ha una relazione con un uomo sposato è ormai da manuale e per questo posso scrivere dei punti che nel tempo e nella letteratura si sono rivelati fondamentali per promuovere il cambiamento, facendola finita con gli indugi.
Se invece non sei proprio sicura di voler lasciare un uomo spostato ma vorresti conquistarlo e farlo tuo allora consiglio di leggere questo articolo su come riconquistare un uomo. Per chi invece fosse interessato alle istruzioni pratiche su come lasciare il partner con messaggi di testo può accedere all’articolo specifico cliccando qui.
Questo è un video sul come lasciare un uomo sposato, se vuoi leggere l’articolo continua pure a farlo sotto il video, su questa pagina.
Differenze fra donne e uomini nel lasciare il coniuge
Ovviamente non posso dire se sia corretto o scorretto lasciare un uomo sposato, quello che posso fare è guidare la persona attraverso una serie di ragionamenti che, se seguiti faranno luce sulla situazione e agevoleranno una scelta. Quando come psicologo online incontro una cliente che sta soffrendo perché l’uomo da lei desiderato non si decide a mollare la moglie, so che mi trovo davanti ad un caso più difficile di quello opposto.
Mi spiego meglio: quando l’uomo deve lasciare la moglie per mettersi con una nuova donna, le cose sono complesse e non sempre l’uomo riesce a compiere il passo. Quando una donna deve lasciare il marito per un nuovo compagno, questa è solitamente più decisa e lo fa senza i mille indugi tipici dell’uomo. Si tratta di una generalizzazione che però si basa su molti casi che in questi anni ho seguito.
Quali sono le cosa da fare o da non fare, per una donna che ami un uomo sposato e che non voglia perdere anni in un’attesa inutile? Di seguito cinque punti da seguire
1 iniziare a fare quello che dici
Nella maggior parte dei casi, la donna minaccia di cessare la relazione con l’uomo indeciso. Le minacce possono essere dirette o accennate o solo evocate in senso lato. La sostanza non cambia, se alle minacce non seguono i fatti, il partner impara che quello della donna è solo un abbaiare e non mordere. Una volta imparato questo gioco il partner si mette tranquillo perché tanto sa che non rischia e che può starsene comodo in due relazioni.
Un modo per interrompere questo gioco è quello di fissare un limite temporale entro il quale mostrare delle intenzioni serie e tangibili. Queste non devono essere necessariamente la separazione delle moglie o la confessione del tradimento, ma possono essere cose più soft, come l’apertura ufficiale della crisi con la moglie.
Il fatto di chiedere un periodo di riflessione alla moglie. Ogni può decidere passi concreti con scadenze altrettanto concrete da fare. Importante è quello di fissare questi passi e di far seguire le conseguenze che si prospettano quando si pattuiscono queste mosse.
Un esempio può’ essere quello di decidere con lui che entro un mese (la ricerca dimostra l’efficacia in questo campo di porsi limiti temporali) deve comunicare alla moglie l’intenzione di voler parlare di separazione. Se lui si impegna a farlo entro un mese e poi non lo fa, deve essere chiaro da subito che le cose non andranno avanti come se non fosse successo niente, ma che la relazione (extraconiugale) si fermerà per un tot di tempo. Passato il termine la relazione deve fermarsi veramente e la donna che voglia strappare l’uomo da una relazione coniugale deve veramente fare quello che ha minacciato: lo stop dei contatti. Lasciare un uomo sposato è a questo punto un modo per non perdere altro tempo.
2 Controlla le motivazioni che lui porta come scusa della sua stasi
Le motivazioni devono essere vere, tangibili e soprattutto devono essere accompagnate da una ricerca di soluzioni dello stesso uomo. Conta poco dire: non riesco a parlare a mia moglie perché temo che mi porti via i bambini o perché temo di farle male. Nello specifico, come penso di non farle male o cosa posso fare per evitare che mi porti via i bambini. Oltre al semplice menzionare il perché non riesca a fare il passo, deve seguire una ricerca di cosa fare per superare l’empasse.
Un’altra cosa che spesso mi portano in seduta è la scusa impossibile del “non voglio farla soffrire”. Se interrompi una relazione è scontato che una parte o anche entrambe soffrano. Ci sono modi precisi di ribatte a queste scuse, non posso scriverli qui perché l’articolo si allungherebbe di molto.
3 Misura il tempo che è passato da quando questo tira e molla è iniziato
Più tempo è passato e più sono guai. Le persone che si rivolgono a me troppo tardi fanno più fatica a sanare la situazione. Più il tempo passa e meno probabilità ci sono che lui lasci la moglie. Se sono passati mesi da quando ha manifestato l’intenzione di lasciare la famiglia per rifarsi una vita con te, consiglio vivamente di avvalerti dell’aiuto di un professionista che sappia individuare le leve necessarie allo sblocco. Ad un certo punto meglio investire qualche centinaio di euro per qualche seduta piuttosto che trascinare una situazione per mesi e mesi e poi finire con un nulla di fatto.
4 Conta i passi concreti che ha fatto per muoversi verso la vostra relazione
Da quanto dice di amarti e di non poter fare a meno dite, quanti passi concreti ha fatto per la realizzazione della vostra coppia? Per fatti concreti non intendo l’anello o la cenetta. Intendo cose come l’aver cercato e trovato un appartamento, l’aver fatto i conti di quanto possa costare una separazione, l’aver iniziato a risparmiare o cercare le risorse legali ed economiche che accompagnano spesso la separazione, etc etc. Se nessuno di questi passi concreti è stato fatto, se l’unica cosa concreta sono le parole, allora non ci siamo. E’ arrivato il momento di chiedere cose concrete, piani con tanto di date entro i quali farli.
5 Prepara un piano B e pubblicizzalo
Anche se può sembrare drastico, mettere il partner davanti ad un piano B che scatterà inesorabilmente in caso di stasi, questo fa si che lui veda che fai sul serio. I piani B possono anche essere seguiti da piani C e D … Con le persone io di solito lavoro su piani che siano di potenza crescente. Il piano B si solito ha una portate meno drastica di quelli che seguono. Questo permette una gradualità dell’intervento e una maggiore efficacia nel convincere la persona che non stiamo scherzando. Ancora una volta, il piano B non deve suonare come una minaccia a vuoto, ma deve avere una trigger che una volta scattato comporta l’applicazione delle condizioni.
Spero che questi cinque punti vengano in tuo aiuto. Se li provi o li hai già provati e non hanno funzionato è probabile che qualche cosa nella loro applicazione non sia andata come avrebbe dovuto. Spesso ci sono resistenze anche interne che difficilmente riescono ad essere superate. La paura stessa di perdere una persona amata è il principale boicottatore di questi processi. Se non sei ancora stanca di aspettare allora, continua a rimandare. Lasciare o non lasciare un uomo sposato è una domanda che potrebbe assillarti per anni.
Solitamente i casi che prendo in carico vengono risolti in qualche seduta, più la persona segue le indicazioni e prima si fa. Attenzione non sto dicendo che sicuramente la vecchia coppia si scioglierà e si formerà la nuova. L’unica sicurezza che fino ad ora mi sento di dare è che la situazione si sbloccherà e nell’ipotesi migliore si formerà una nuova coppia, in quella peggiore avrà fine un tira e molla che impedisce di vivere e seguire altri sentieri.
Se sei in una condizione di confusione puoi contattarmi qui sotto. Ho aiutato decine se non centinaia di persone a superare i problemi di un innamoramento extraconiugale