Liti continue nella coppia: come uscirne

“Non riusciamo a fare pace, siamo continuamente in disaccordo, ci arrabbiamo facilmente e rimaniamo risentiti per giorni”. “Ci amiamo ma litighiamo in continuazione, non ne posso più!”. “Se tocchiamo quel argomento è la fine!”.

Certo non ci si può aspettare che una vita insieme sia priva di scontri, ma cosa accade quando le liti sono frequenti? Cosa si può fare quando si ha l’impressione di essere in un tunnel senza via di uscita?

Quando non si riesce ad uscire dallo scontro amare non basta e, nonostante i sentimenti sinceri ancora presenti, la coppia può andare verso la dissoluzione. In questo articolo spiego, con riferimenti scientifici e forte della mia esperienza come terapeuta di coppia, come evitare che le liti distruggano la tua coppia.

Cosa porta al litigio?

Ogni coppia ha motivi diversi per litigare. Un buon inizio è quello di chiedersi quali siano i reali elementi di contrasto. Infatti litigi che sembrano fatti su argomenti futili nascondono significati più profondi. Ad esempio litigare per la tavoletta del bagno lasciata alzata, nella mia esperienza, è litigare perchè la donna non si sente considerata e riconosciuta negli sforzi domestici. A parte le cause, comunque  importanti da individuare, ciò che fa la differenza non è il motivo per cui si litiga ma piuttosto il modo in cui lo si fa.

Un’altro aspetto che porta al litigio è l’egoismo. Qui un video su come gestire un partner egoista. In una relazione in cui ognuno tira l’acqua al proprio mulino senza tenere conto del benessere dell’altro si crea uno sbilanciamento che nel tempo alimenta uno stato cronico di malessere e in cui i litigi si calcificano soffocando il rapporto e l’amore di un tempo. 

Quali sono i segnali per capire quando si litiga “troppo”?

Diversamente da come si può pensare non è quanto animatamente si discute il segnale di “eccesso di litigiosità”, ma il livello di malessere che i partner sperimentano nel coppia. Sentirsi insoddisfatti (qui un articolo interessante) della relazione è segno che i conflitti irrisolti stanno generando problemi seri che inficiano sia il benessere della coppia che quello personale sfociando in vari tipi di situazioni indesiderate tra cui:

  • voglia di separarsi/divorziare nonostante i sentimenti ancora presenti
  • umore triste, demotivazione, isolamento, inappetenza, fino a stati depressivi
  • problemi sessuali e mancanza di piacere
  • problemi sul lavoro, coi genitori o con altre persone care e in aree della vita al di fuori della coppia
  • episodi di aggressività verbale o fisica o, in casi estremi, violenza
  • problemi con i figli, i quali possono isolarsi, mostrare difficoltà scolastiche, ostilità, fino a manifestare disturbi alimentari (anoressia o bulimia) o comportamentali, come l’autolesionismo, o psicosomatici (problemi fisici di origine non organica)

Come se ne esce?

Il modo è “imparare a litigare bene”. Nella mia professione le coppie che litigano chiedono spesso di non avere più conflitti ma questo è impossibile. Ciò che invece si può fare è trasformare i contrasti in maggiore conoscenza e comprensione reciproca attraverso strategie specifiche che migliorano la comunicazione fra i partner, di cui illustrerò un esempio al termine dell’articolo.

Come litigano le coppie felici?

Lo studioso e ricercatore Gottman, esperto in tema di coppia, ha messo in evidenza che il modo di affrontare i problemi nelle coppie felici è diverso da ciò che accade in quelle infelici. La tabella che segue mette in evidenza spunti utili a riconoscersi negli atteggiamenti favorevoli o disgreganti nella coppia. Nella colonna di destra della tabella troverai invece come quell’esempio di litigio possa essere affrontato più efficaciemente secondo i diversi tipi di approccio terapeutico.

APPROCCILITIGIO DISGREGANTE Coppie infeliciLITIGIO VIRTUOSO Coppie felici
“Kitchen -sinking”“Anche quella volta tu hai fatto così …” “Persino l’anno scorso quando eravamo da tua madre …” Consiste nella tendenza a rievocare vecchi risentimenti e porta l’altro partner ad un atteggiamento cronico difensivo.“Mi irrita in questa situazione il fatto che ti comporti così … mi aiuterebbe se in questi casi agissi in questo modo …”Le coppie felici si concentrano sul problema specifico e ne affrontano uno per volta.
Auto-riassunto“Non mi stavi ascoltando, allora te lo rispiego!” “Voglio farmi capire bene, te lo ridico meglio”Il litigio è esacerbato dal fatto che la persona è concentrata su di sé creando chiusura all’ascolto e alla comprensione reciproca desiderata.Nelle coppie felici il riassunto è rivolto all’altro partner:“Non ho capito bene, mi spieghi meglio cosa intendi?” “Provo a ripetere, ho capito bene quello che vuoi dirmi?”L’interesse per l’altro apre e crea le basi per la comprensione reciproca
Attribuzioni presunte“Tu lo fai solo per farmi contenta, stai solo fingendo” “Mi hai comprato i fiori per un secondo fine, tu in realtà non ci tieni a me!”E’ un modo di comunicare insicurezze che zittisce l’altro e chiude il dialogo“Ho il dubbio che tu lo faccia solo per farmi contenta, perchè lo stai facendo?” “Come mai mi hai regalato dei fiori?”Questo approccio apre alla comunicazione con l’altro e alla possibilità di capirsi e rassicurarsi
Contro- lamentelaAl partner che esprime un problema/bisogno la risposta è: “Anch’io ho qualcosa da dire …, tu fai peggio con me” “Sei tu che dovresti … nei miei confronti”La persona rimane concentrata su sé stessa esacerbando il conflitto invece di comprendere il disagio Nella stessa situazione, in una coppia felice, il partner approfondisce: “Ok, parliamone, non pensavo questo ti desse da fare” “Spiegami meglio, cosa ti infastidisce? Perchè?”Questo apre al confronto e alla risoluzione del problema
Comandi“Sai cosa devi fare? Spegnere quel computer e stare con me!”A nessuno piace essere comandato, questo chiude il dialogo.“Sento il desiderio di stare più tempo con te, come possiamo fare?”I partner felici espongono i bisogni confrontandosi l’un l’altro per trovare una soluzione

Come superare le liti e vivere felicemente ?

I risultati delle ricerche esposte hanno permesso agli studiosi di mettere a punto diverse strategie che aiutano gradualmente e con mezzi concreti ad uscire dai litigi di coppia. Fra i vari approcci ci sono tecniche come: “La stanza del litigio” per riuscire a fermare la rabbia e parlare del problema, “Il pulpito” per esprimere  i propri sentimenti repressi senza conseguenze negative, “Litigare come se fossi un gradino più su” per migliorare fin da subito il proprio atteggiamento nei confronti della relazione, e altri ancora che vengono utilizzati a seconda del caso nella Terapia Breve.

Per aiutare le coppie in difficoltà a trasformare la loro comunicazione in una direzione virtuosa vediamo insieme il “Soft Start Up” che consiste in suggerimenti mirati per passare dal “litigio disgregante” al “litigio virtuoso”. Qui sotto un video che ne parla.

Indicazioni:

  • Concentrati su ciò che puoi fare tu e non l’altro partner
  • Inizia le frasi con “io” seguito dall’emozione che provi, invece che “tu” seguito da un accusa 
  • Parla di comportamenti osservabili direttamente invece che delle interpretazioni personali o delle cose che deduci
  • Evita di ri-evocare altri problemi che non riguardano la situazione specifica e possono generare confusione o amplificare il problema
  • Dialoga con gentilezza e pacatezza, evitando parolacce e offese dirette al partner
  • Parla del problema il prima possibile per evitare di covare risentimento e scoppiare di rabbia

Supponiamo che il problema sia “Uno solo dei due partner si deve occupare di tutte le faccende burocratiche e si sente la totale responsabilità”.

Esempio di litigio disgregante: 

“Tu non fai mai niente, devo occuparmi sempre io di tutto quanto. Sei una persona sulla quale non si può contare. Come quella volta che abbiamo dovuto pagare anche la multa, perché ho sempre tutto sulle mie spalle! Cosa devo fare per farmi capire? Quante volte te lo devo ripetere. A te non interessa proprio nulla di me!”

Esempio di come trasformarlo in “litigio virtuoso” secondo le indicazioni:

“Io sento di avere la responsabilità di tutto il menage quotidiano e questo mi pesa. Mi occupo di tutte le scadenze e il fatto che non mi chiedi se ho bisogno non mi fa sentire supportato/a. Potresti occuparti tu delle bollette della luce? Mi solleverebbe e avrei la sensazione che ti interessi a me”.

La nostra coppia è a rischio separazione?

In molti anni di professione ho capito che le coppie non si accorgono di essere a rischio separazione se non troppo tardi. Se inizi ad avere dei dubbi ti consiglio questo test che misura l’indice di soddisfazione della coppia.

Test Grado di Soddisfazione nella Coppia
marco giacobbi

Marco Giacobbi

Psicologo di Coppia / Consulente Matrimoniale

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo prevalentemente di coppie in crisi che vogliono riscoprire un rapporto sano.