Riconquistare un ex quando niente sembra funzionare

Caro lettore o lettrice, dopo la sfilza di domande che mi sono arrivate in merito all’articolo sul come ritornare con un uomo o una donna che hanno abbandonato la coppia.
Questo scritto, altro non è che un’indicazione pratica di come si possa utilizzare il principio della reciprocità nel recuperare un partner quando niente sembra funzionare. Nel mio lavoro come terapeuta di coppia mi occupo di assistere persone vicine alla depressione nel tentativo di recuperare l’amore perduto oppure di sfruttare l’occasione di un abbandono trasformandolo in crescita personale. In questi anni di lavoro ho sempre utilizzato metodi scientifici basati su teorie che in psicologia sono usate quotidianamente nel campo della terapia. La pillola strategica che sto per descrivere è fondata sul principio di reciprocità.

Basi teoriche

Do ut des dicevano gli antichi che, prima dei moderni ricercatori avevano intuito questo principio. Molto banalmente è infatti già dai tempi remoti che le persone – in maniera inconsapevole – sono motivate a desiderare di ricambiare nelle occasioni in cui ricevono qualche cosa che viene regalata, in modo spontaneo. Le regole della società e l’educazione ricevuta ci spingono a sentirci scortesi, maleducati e persino inadeguati quando una persona ci da un oggetto o fa un favore e noi non diamo niente in cambio. Se non ricambiamo, psicologicamente entriamo in dissonanza e in noi nasce un senso di colpa. Questa ingiustizia percepita fa miracoli quando si tratta di riaprire un canale comunicativo con la persona che vorremmo conquistare. Si, hai capito bene, il principio di reciprocità si usa spesso nei casi dove la comunicazione è chiusa (i casi più difficili).

Esempi per capire meglio come riconquistare un ex

Se ci pensi ti accorgerai che le occasioni sono innumerevoli. Al negozio quando diciamo di si ad un prodotto in omaggio e ci sentiamo poi in dovere di comprarlo, quando ci donano un campioncino in profumeria e siamo “spinti” a tornare in seguito per fare altri acquisti, quando un venditore di colore ci regala un braccialetto in piazza Duomo a Milano, ci sentiamo in dovere di ricambiare con almeno un euro. E’ facile comprendere come  il principio della reciprocità possa essere un grande alleato per chi voglia ammorbidire la posizione rigida di un ex partner. Ovviamente la teoria che sta alla base deve essere applicata in modo specifico al caso e senza esagerazioni.

Come usare il principio del regalo nel recupero di un partner?

psicologo recupero ex amante

Nei casi che solitamente seguo ha una maggiore percentuale di successo chi conosce meglio il proprio ex partner. Più tempo si è passato con l’ex, più a lungo è durata la storia e più è probabile che la persona che assisto conosca gusti e desideri. La domanda da protocollo è questa: se dovessi fare un regalo che sia veramente apprezzato, cosa faresti? In una buona percentuale dei casi stranamente, le risposte che vengono date non riguardano cosa potrebbe piacere al partner (ex).
Le persone spesso confondono le cose che piacciono a loro stesse, con le cose che potrebbero piacere all’altro. Per capire quale sia il regalo più sentito bisogna mettersi nei panni dell’altra persona. Non è quello che ti piacerebbe ma quello che piacerebbe al tuo/a ex che dovrebbe motivare la scelta del dono. Meglio se vengono formulate più proposte in modo poi da poter scegliere quella che ha le caratteristiche che servono allo scopo. Nella mia pratica di psicologo online e anche in studio, chiedo di solito tre potenziali regali per poi scegliere quello più funzionale alla riconquista del proprio ex.

Caratteristiche fondamentali del dono

Il regalo, può essere qualcosa di tangibile come un oggetto o qualcosa di meno materiale come una poesia, pensiero o un evento. La bussola che deve guidare la scelta è il piacere che questo dono può portare a chi lo ricevere. In un caso visto recentemente una donna sposata con marito che minacciava la separazione era evidente che il regalo non potesse essere qualcosa di materiale. Il marito aveva infatti una profilazione di personalità che privilegiava le esperienze spirituali rispetto agli oggetti materiali.

Il marito era uno dei membri fondatori di una setta spirituale vicina alla filosofia Buddista. Quando lavoro per il recupero di una situazione di potenziale separazione o di separazione conclamata è sempre utile approssimare un profilo psicologico di personalità della persona che ha lasciato, in modo da calibrare le mosse che andremo a fare per la riconquista.
Il lavoro di terapeuta per le coppie permette di utilizzare test e strumenti diagnostici di profilazione della personalità che sono di grande utilità per il lavoro di riconquista dell’ex partner. In questa analisi vengono utilizzati testi di chat e scambi fra le persone coinvolte che, una volta evirati di nomi e cognomi (per questioni di privacy), sono miniere di informazioni. Capire di avere a che fare con un narcisista o con un ossessivo è fondamentale per decidere come gestire il riavvicinamento.

Tornando al caso del marito appartenente al movimento spirituale di ispirazione Buddista, il dono scelto per innescare i meccanismi della reciprocità è stato un viaggio in India. Il viaggio è stato regalato come viaggio per single, ma la forza della reciprocità ha subito spinto il marito ad insistere perchè la moglie lo accompagnasse (notare che il matrimonio era in crisi e lui aveva minacciato il divorzio).

Ecco creata la condizione per un confronto costruttivo e per applicare altre tecniche utili al recupero. Se avessimo deciso di regalare a quest’uomo il nuovo modello di IPhone, probabilmente non avrebbe avuto lo stesso effetto! Per cui, riassumendo: il dono che a volte chiamo anche “cavallo di Troia” perché permette di entrare dolcemente nella fortezza da espugnare, deve avere un effetto shock, un effetto piacevole. Deve innescare quel desiderio di ricambiare che, spinto dalla sensazione di colpa nel caso non si potesse ricambiare, riuscirà a riaprire il canale comunicativo.

Il dono deve ricordare qualcosa di positivo della coppia

Una cosa che chiedo sempre a chi assisto è se esista un dono che in qualche modo eliciti aspetti positivi e cari della coppia che si è rotta o che è in via di rottura. Per esempio, in un altro caso di recupero extraconiugale (si trattava di una coppia clandestina, nel senso che lei era single e lui era sposato) lui era amante del vino e stava diventando sommelier. A detta di lui la breve ma intensa vacanza fatta con l’amante (mia assistita) in Francia a Bordeaux era stata l’esperienza più bella di tutta la sua vita.

In un messaggio mail che avevo analizzato, avevo notato di come parlasse delle passeggiate fra i vigneti e del piacere nel gustare i vini della zona. La passione e la piacevolezza del viaggio erano poi stati confermati dalla mia paziente e fu così che decidemmo di regalare una bottiglia di Château Latour del 2009 proveniente da una delle cantine visitate. Il vino era molto costoso, mi pare la bottiglia costasse quasi mille euro, ma aveva tutte le caratteristiche (sia quelle fondamentali descritte sopra che quelle di essere legato ad un ricordo piacevole per la coppia) che facevano al caso nostro.

In effetti sto scrivendo questi articoli per aiutare chi non si può permettere il mio onorario e vorrei precisare che spesso gli esempi che porto sono di persone che investono molto nel recupero anche in termini economici ma, non è detto che serva un dono costoso per avere un buon effetto. Importante è la piacevolezza associata al riceverlo e se possibile, il regalo deve ricordare momenti piacevoli per al coppia spezzata, deve creare nostalgia!

Sfruttare al massimo tutti gli aspetti del regalo

Questa è una delle ultime occasioni per aprire la comunicazione ed è un momento dove peraltro bisogna transitare in una posizione comunicativa one-down. Se il regalo non permette di riaprire la comunicazione allora restano altre strade, come quella dell’avvicinamento fisico casuale o altre ancora, ma diciamo che queste sono notoriamente più difficili da percorrere. Per i motivi di cui sopra è bene sfruttare ogni millimetro, ogni momento ogni molecola del dono per lanciare il messaggio. Il fatto che possa rievocare un momento felice della coppia è un aspetto, così come il packaging e la presentazione sono importanti. Il pacchetto stesso è comunicazione. Consegnare un dono spoglio o in un pacco preconfezionato e far trovare un involucro artigianale, con magari qualche frase evocativa (se questo è lo stile della persona che dona) fa una bella differenza.

Qui sotto un test per calcolare le probabilità di recuperare l’ex partner:

Misura Recuperabilità Relazione

Usare la memoria olfattiva per suscitare emozioni

Il profumo è un’altra cosa che consiglio a chi seguo. Se hai un profumo che mettevi e che sapevi piacere alla persona da recuperare, questo è il momento di usarlo, in modo velato, quasi impercettibile nel regalo. Gli odori hanno un effetto potentissimo sulla memoria. Un odore è in grado di rievocare memorie e sensazioni senza che noi possiamo ragionarci. Ti sarà capitato di annusare un profumo particolare e bum: ti ritrovi anni indietro a rivivere certi momenti. Il messaggio che voglio lanciare qui è quello di sfruttare ogni possibilità per comunicare e per stupire e per ricordare i bei momenti.

L'importanza del contesto nel momento in cui si regala

Altri aspetti di particolare importanza sono quelli a contorno. Il dove viene recapitato, il come viene consegnato, il momento nel quale consegnarlo sono importantissimi aspetti. Le persone amano essere sorprese piacevolmente, quindi un dono fatto con una premessa del tipo “aspettati un regalo” perde parte della potenza di cui ha bisogno per colpire.

Un mio assistito ha nascosto il dono sotterrando un vasetto ermetico in un luogo dove spesso si fermavano ad ammirare un laghetto durante il periodo più bello della coppia. Il modo per scovare il regalo era disegnato su una pergamena stile mappa del tesoro. Ovviamente gli aspetti di personalità dell'individuo da riconquistare erano in linea con questo modus. Insomma il dono deve stupire, anche nel come viene consegnato.

Comer comportarsi quando il regalare non funziona?

E’ raro che un presente non faccia il lavoro sperato (ricordo che la reciprocità in questo caso serve solo a riaprire il dialogo costruttivo) ma capita che non funzioni. In questi rari casi esistono ancora delle strategie da utilizzare, anche se è ragionevole pensare che la strada per il recupero si faccia più lunga. I motivi per cui il dono non funziona possono essere diversi, fra i quali l’aver scelto una cosa di scarsa importanza per la persona che lo riceve. La scelta del dono è molto importante perché comunica anche il fatto che tu conosca talmente bene il tuo ex, da fare un dono desiderato.


Se il regalo è fuori luogo, sbagliato, non desiderato e anziché riflettere i gusti del destinatario riflette il tuo gusto, allora il messaggio che mandi sarà deleterio per il recupero. Ne è un esempio l’errore commesso da una mia assistita quando ha voluto regalare un robot da cucina al suo ex per poi scoprire che a lui non interessava minimamente cucinare (anche se lei avrebbe giurato il contrario).


Altre volte il dono non funziona per recuperare il tuo ex, perchè la situazione si è guastata a tal punto da renderlo refrattario a qualsiasi cosa. In questi casi serve tempo e servono altre strategie. Spero di cuore che queste linee generali su come usare la reciprocità nel riconquistare la persona amata, possano esser state di ispirazione, se vuoi contattarmi puoi farlo dal modulo qui sotto. Buona giornata
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marco giacobbi

Marco Giacobbi

Psicologo di Coppia / Consulente Matrimoniale

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo prevalentemente di coppie in crisi che vogliono riscoprire un rapporto sano.