Tradimento… e dopo?

A cura del Centro di Ascolto Psicologico di Roma
Il tradimento è una delle esperienze umane più dolorose. Quella che sembrava una fiducia solida improvvisamente sembra sbriciolarsi. Ci si chiede: come è potuto accadere? chi è questa persona? Dobbiamo proteggere la nostra dignità e mettere fine alla relazione? Oppure, c’è un modo, senza calpestare i propri sentimenti, peri guarire e ricostruire la fiducia?  La maggior parte delle coppie reduci da questo trauma vengono con la speranza di riuscire a ricostruire il loro rapporto e, in molti casi, tali coppie restano insieme anche dopo il tradimento. Ma questo, purtroppo, non significa che la ferita causata dal tradimento sia veramente guarita.

Esiste, infatti, una grande differenza tra conservare di una rapporto di coppia esistente e l’impegno a costruirne uno nuovo. Il tradimento rappresenta una profonda frattura tra il prima e il dopo nella vita di una coppia e, proprio per il dolore che esso provoca, è necessario che entrambi i partner si impegnino a imparare da questa esperienza e a trasformare il loro rapporto. Pur in presenza di sentimenti di rabbia, dubbio o umiliazione, molte coppie possono scegliere di mantenere un legame che non vogliono interrompere.

Ciò accade non solo perché i partner condividono una lunga storia ma anche per la presenza di profonde interconnessioni date dai figli, dagli amici, dalle famiglie di origine, da interessi economici. Possono in tal senso giocare un ruolo anche gli ideali religiosi o anche la paura e la vergogna per il giudizio sociale; così come il peso di dover affrontare il percorso di una separazione. La scelta mantenere in piedi la coppia non è semplice, ma avviene all’interno di una continua tensione tra conservare il legame o affrontare il dolore della separazione.

Perche tutto questo dolore…

Il tradimento può verificarsi in molti modi. Alcune coppie guardando la propria storia, si accorgono che il tradimento poteva essere prevedibile. Altre volte sembra invece accadere come un fulmine a ciel sereno e, mai e poi mai, i due partner avrebbero immaginato che potesse verificarsi. In ogni caso, perché il tradimento provoca tanta sofferenza in una società dove, statistiche alla mano, esso sembra essere lo sport più praticato dalle coppie? Come sinonimo di tradimento spesso viene utilizzata la parola infedeltà, ad indicare proprio che è la fiducia dei partner che viene distrutta.
Consapevolmente o meno la formazione della coppia poggia su una qualche forma di fedeltà e di esclusività, che i partner reciprocamente si promettono e che costituisce il fondamento dello stare insieme.

Il tradimento va, dunque, a minare la fede in questo patto implicito e un senso di inganno finisce per infiltrarsi nel legame sessuale, emotivo, mentale e spirituale su cui coppia ha costruito il proprio rapporto. Il tradimento è la fine di una illusione. Chiaramente gli uomini e le donne, pur condividendo una vasta gamma di reazione  emozionali al tradimento, presentano diversi vissuti.  Spesso gli uomini si sentono “derubati” di qualcosa che era loro e la parte più difficile è quella di accettare che, nel tradimento, anche la loro partner ha avuto un ruolo decisionale. Questa consapevolezza  rende per gli uomini il perdono più difficile.

Le donne, invece, oltre a sentirsi ferite e a essere rabbiose, sperimentano un senso di responsabilità rispetto al tradimento. Così capita loro di andare in crisi ritenendo di essere poco soddisfacenti sessualmente per il partner, meno attraenti dell’amante, arrivando a pensare che è per causa loro che il partner ha smesso di amarle.

Cosa fare?

In alcuni casi, al tradimento segue la separazione senza che ci sia alcun margine per la coppia di provare a mantenere in piedi il proprio rapporto o di ricostruirlo. Per molto altre, invece, inizia un percorso faticoso e doloroso di elaborazione del tradimento. Con queste coppie che arrivano al Centro di Ascolto Psicologico (link: www.centroascoltopsicologico.it) si inizia un lavoro che, partendo dal tradimento, consenta ai partner di continuare a crescere ri-stipulando un nuovo contratto per il loro rapporto.

Infatti, in ogni relazione, le esigenze, i desideri e i le aspettative dei partner non solo possono essere disattese dall’altro, ma cambiano nel tempo. Va, dunque, rinegoziato il patto su cui la coppia si era formata, non solo facendo emergere le nuove esigenze nate nel corso del tempo, ma anche il modo in cui ciascun partner è disposto a impegnarsi per soddisfare le richieste dell’altro. In altri termini, cerchiamo di stimolare una revisione matura e più consapevole dello “stare insieme”. Perché questo lavoro riesca è necessaria la massima sincerità e apertura dei membri della coppia e tale rinegoziazione può dare buoni esiti solo in presenza di autenticità durante il confronto.

Per la storia che ha ogni coppia e per le caratteristiche di ogni partner, non sempre questo processo avviene con facilità. Infatti, i partner possono far fatica a dichiarare o ad ammettere  di non sentirsi più a proprio agio con gli impegni inizialmente presi nella coppia. Altre volte possono far fatica a rivelare i propri sentimenti o le nuove esigenze, temendo di ferire l’altro o per timore di ritorsioni. Purtroppo, proprio queste condizione sono all’origine del tradimento:  uno dei due partner comincia ad assumere una propria vita, in cui soddisfare o manifestare quanto non osa fare all’interno della coppia. Una terapia con la coppia, in caso di tradimento, funziona fino in fondo a patto che tale esperienza diventi in qualche modo la base per un rapporto più profondo e adulto.

Entrambi i partner devono allora impegnarsi a seguire chiare linee guida. Il partner che ha tradito deve essere in grado di ammettere la propria intenzionale rottura del patto di fedeltà. Non deve cercare scuse per quanto è avvenuto ma deve consapevolmente riconoscere il proprio agire nel programmare il tradimento.  Deve essere cosciente del dolore che ha provocato nel partner così come di aver messo a grave rischio il rapporto di coppia.  Deve evitare accuratamente di incolpare il partner o di minimizzare il tradimento, tanto meno aspettarsi che il partner guarisca “a comando” dal dolore.

Il partner che è stato tradito deve sicuramente recuperare fiducia in se stesso e una propria autostima che dovranno essere indipendenti dal rapporto di coppia. Si dovrà confrontare con la propria fragilità e capire quali sono state le proprie scelte che, in qualche modo, hanno portato l’altro partner a chiudersi e fuggire via. Chi è stato tradito deve uscire dal suo ruolo di vittima e iniziare a interrogarsi sul modo in cui, anche inconsapevolmente, ha contribuito a creare un clima relazionale favorevole al tradimento.

In qualche modo il partner è stato trascurato? Oppure gli è stato dato poco ascolto quando cercava di esprimere i propri sentimenti? O ancora, il partner è stato sovraccaricato da esigenze e preoccupazioni che lo hanno schiacciato? Spesso la mancanza di attenzione può creare un crescente risentimento capace di portare il partner a trovare qualcuno in grado di offrire ciò che non si riceve più all’interno della coppia.  

In generale, il tradimento è un problema della coppia che viene da lontano e che poggia le sue basi su difficoltà non si è mai avuto il coraggio di affrontare. Entrambi i partner, quando decidono di ripartire dopo un tradimento, dovranno, in modi diversi, impegnarsi  in una personale crescita psicologica in grado di rendere la coppia un contesto in cui esprimersi liberamente ed essere pienamente se stessi.

marco giacobbi

Marco Giacobbi

Psicologo di Coppia / Consulente Matrimoniale

Psicologo Psicoterapeuta, mi occupo prevalentemente di coppie in crisi che vogliono riscoprire un rapporto sano.